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Ital Sonda team - Consolidamento statico delle strutture di sottofondazione

Con la presente si vuole dare un rapporto semplificato e descrittivo delle norme da attuare per le costruzioni antisismiche, un esempio con il quale Ital Sonda è impegnata a dare alla propria commitenza,una risposta a qualsiasi consulenza tecnica e commerciale per tutte quelle attività, in cui l' antisismica è di fondamentale importanza per la sicurezza e la tranquillità abitativa di ogni individuo.

NORME ESSENZIALI

L. 02/02/1974 n° 64 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”


DM 03/03/1975 (2 decreti) 1) “Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.” 2) “Disposizioni concernenti l’applicazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche.”


DM 24/01/1986 “Norme tecniche relative alle costruzioni sismiche.”

CRITERIGENERALI

La L 64 fissa i principi generali delle norme tecniche da rispettare nella realizzazione di costruzioni ricadenti in zona sismica.Prevede l’emanazione di decreti successivi inerenti l’aggiornamento delle norme tecniche e dell’elenco dei Comuni ricadenti in aree sismiche. Vengono attraverso questi istituiti tre Gradi di sismicità, assegnati ai comuni di 1°, 2°, e 3° categoria sismica: S=12, S=9 e S=6 (alta, media e bassa sismicità), utilizzati nel calcolo del Coefficiente d’intensità sismica C = (S-2) / 100 La legislazione regionale dell’ER, si limita a recepire le direttive nazionali (con qualche semplificazione di carattere puramente amministrativo) ma impone la redazione di una Indagine Geologica per l’approvazione degli strumenti urbanistici dei singoli Comuni.

FONDAZIONI

Le caratteristiche del terreno devono essere investigate fino ad una profondità significativa. I calcoli di stabilità del complesso terreno-opera di fondazione devono essere effettuati con i metodi della geotecnica, tenendo presenti tra le forze agenti, quelle orizzontali di natura sismica. In particolare va seguita la norma indicata dal DPR 11/03/88, con particolare attenzione per le zone in pendio, nelle quali l’indagine deve essere estesa convenientemente al di fuori dell’area interessata dalla costruzione. Dovrà inoltre essere prestata particolare attenzione alla possibilità che possano verificarsi fenomeni di liquefazione del substrato. Il piano di posa dovrà essere impostato ad una profondità alla quale non si verifichino variazioni stagionali del contenuto naturale d’acqua del terreno. Il coefficiente di fondazione e, usato nel calcolo del Coefficiente sismico K, viene assunto di norma pari ad 1, ma può raggiungere il valore di 1.3 in ragione del grado di compressibilità del terreno. I risultati delle indagini vanno riportati nella Relazione sulle fondazioni, che deve necessariamente accompagnare il progetto all’atto della presentazione, e che deve illustrare ipotesi assunte, calcoli e grafici.

ADEGUAMENTO DELLE FONDAZIONI

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Schema tipo di adeguamento di sottofondazioni

Lavori di adeguamento delle strutture di fondazione di edifici esistenti, dovranno tendere al raggiungimento dei livelli richiesti per i nuovi edifici. Le verifiche vengono effettuate secondo quanto prescritto dal DPR 11/03/88 riducendo il fattore di sicurezza del 20%. Nel caso di imposta in zona di pendio o limitrofa, dovranno essere effettuate le verifiche di stabilità complessive del pendio e dell’edificio. Se si accerta che il substrato può dar luogo a fenomeni di liquefazione, non si può procedere ad alcun intervento di adeguamento senza prima aver stabilizzato la zona di intervento con i provvedimenti del caso. Gli interventi di adeguamento sulle fondazioni potranno essere omessi, su motivato giudizio del progettista e in seguito a relazione geotecnica, se vengono rispettate tutte le seguenti condizioni: a) nell’edificio non siano presenti nè si siano mai verificati fenomeni di dissesto b) gli interventi non comportino sostanziale alterazione della struttura c) gli interventi non comportino alterazioni delle sollecitazioni trasmesse alle fondazioni d) siano esclusi fenomeni di ribaltamento per azione sismica.

PIANO REGOLATORE GENERALE

Prima dell’approvazione da parte dei Comuni i PRG, varianti e lottizzazioni devono essere presentati al competente ufficio del Genio Civile che ne verificano la compatibilità con le condizioni geomorfologiche del territorio. La legislazione regionale dell’ER, impone inoltre la redazione di una Indagine Geologica per l’approvazione degli strumenti urbanistici.

MURI DI SOSTEGNO

Le verifiche vanno effettuate in ottemperanza alle disposizioni del DPR 11/03/88. Per i muri di altezza superiore ai 3 m, deve essere effettuata l’analisi sismica tramite calcoli approfonditi o utilizzando il criterio di seguito indicato: oltre alla spinta statica F calcolata per i valori di i e di b devono considerarsi anche altre due forze: 1) Incremento di spinta sismica, pari alla differenza tra la forza sismica Fs e quella statica F (DF = Fs - F) in cui Fs= A F’ ove A = cos2 (b+J) / (cos2 b cos J) ; J = arctg (C) ; F’ = spinta calcolata per i’ = i +J e b‘ = b + J Il punto di applicazione di tale forza sarà pari a 2/3 dell’altezza del muro, a partire dalla base. 2) Forza d’inerzia orizzontale Fi = C W con C = coeff. int. sismica, W peso del muro

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