Sin dai tempi più remoti l'uomo ha avuto il bisogno di vivere in zone geograficamente ricche d'acqua, ma quando la natura impervia non dava la possibilità di trovare questa fonte primaria di sussistenza, ebbe la necessità di andarla a trovare, intuendo che il sottosuolo poteva rappresentare per lui una fonte di enorme ricchezza e di sussistenza per l'intera comunità. Già dai tempi degli antichi romani si ebbero le prime testimonianze della costruzione di pozzi "scavati a mano". Col passare dei secoli e soprattutto verso la fine del XX secolo la tecnologia, la scienza , l'ingegneria andarono sempre più evolvendosi dando luogo alle prime invenzioni meccaniche con la costruzione artigianale delle prime trivelle per la perforazione del sottosuolo. Dopo cento anni di innovazione tecnologica e grazie alla ricerca innovativa delle attrezzature, le ricerche idriche non rappresentavano più una problematica insoluta. L'esecuzione di pozzi trivellati, come tipologia lavorativa, rappresenta forse il primo stadio nel settore della trivellazione. In Sicilia le prime ricerche idriche con trivelle meccaniche si ebbero alla fine della seconda guerra mondiale.

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Impianto Derrick per Ricerche idriche- Ragusa 1958

Nello stesso tempo, verso il 1950, nasceva una nuova realtà Ital Sonda che realizzava i primi pozzi per la ricerca d'acqua, grazie alle commesse di vari comuni isolani. L'esecuzione di tali pozzi avveniva mediante torri di perforazione denominate "Derrick", con le quali si potevano raggiungere profondità elevatissime fino a 900 mt. Dopo 50 anni di esperienza lavorativa e di ricerca innovativa, le attrezzature, sempre più all'avanguardia, hanno contribuito palesemente al miglioramento delle prestazioni, alla velocizzazione di esecuzione ottenendo, in definitiva, una produzione che rispecchia lo standard di mercato mondiale. Oggi Ital Sonda, forte di questa ideologia e tradizione che la contraddistingue come una azienda storica nel campo della trivellazione, realizza i propri lavori attuando il principio di diversificazione delle tecnologie operative. Con tale principio, Ital Sonda utilizza le proprie attrezzature in relazione alla natura del terreno, alla profondità, alle difficoltà morfologiche tecniche e meccaniche dei terreni da attraversare . Infatti, se per terreni di tipo alluvionale si realizzano pozzi sfruttando il principio delle forza di infissopercussiva mediane magli meccanici di elevato peso; si passa alle sonde rotative che utilizzano un movimento rotopercussore in presenza di fluidi di perforazioni coadiuvati da aria ad altissima pressione, per quei terreni di conformazione rocciosa e comunque per raggiungere profondità di centinaia di metri nel sottosuolo

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