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Ital Sonda team – Posa in opera della tubazione definitiva

Questo tipo di tecnologia è utilizzata con successo da Ital Sonda per la posa in opera senza scavo a cielo aperto di condotte idriche e fognarie, cavidotti elettrici, telefonici e/o gasdotti, sia per l’attraversamento di Strade Statali, Provinciali e Comunali, di canali, di Ferrovie e di qualsiasi vincolo fisico che non permetta lo scavo a cielo aperto e/o in tutte quelle casistiche in cui l’utilizzo della tecnologia NO-DIG venga imposta o sia consigliata per motivi economici e sociali.

L’esecuzione può essere suddivisa in varie fasi di lavorazione in particolare possiamo distinguere:

FASE 1) Indagine del sito e analisi dei sottoservizi esistenti

La prima fase consiste in unindagine del sito e l’attenta analisi dell’eventuale presenza di sottoservizi e/o qualsiasi impedimento alla realizzazione della perforazione, è una fase fondamentale per la corretta progettazione di una perforazione orizzontale. Per l’analisi dei sottoservizi, e per la mappatura degli stessi, soprattutto in ambiti urbani fortemente densi, è consigliabile l’utilizzo del sistema “Geo-radar”. Invece in ambiti suburbani, dove la presenza di sottoservizi è minore, è possibile, mediante indagini da realizzare c/o gli enti proprietari dei sottoservizi quali: Consorzi di Bonifica, ENEL, Telecom, Soc. Telefoniche, Soc. del Gas, Enti proprietari dell’Acquedotto, ecc., sapere anticipatamente l’ubicazione dei sottoservizi esistenti.

FASE 2) Realizzazione della camera di spinta

La realizzazione della camera di spinta si rende necessaria per la posa al suo interno dell’attrezzatura di perforazione e spinta del tubo camicia. Le dimensioni della camera variano a seconda del diametro da posare, generalmente le dimensioni per una tubazione di medio diametro (1000 mm) sono le seguenti:

· larghezza 4,50 m;

· lunghezza 8,00 m da realizzarsi perfettamente in asse con il tracciato da realizzare;

· profondità a – 60/90 cm di distanza dallo scorrimento inferiore del tubo camicia;

Inoltre la camera di spinta dovrà presentare la “parete di spinta” il più possibile verticale, per permettere un’ottimale azione di spinta. La “camera di spinta” sarà interamente scavata nel terreno adiacente il tracciato della perforazione e nel caso di materiale incoerente dovrà essere opportunamente messa in sicurezza, in casi estremi è possibile l’utilizzo di casseri metallici autoaffondanti o palancolati, posizionati precedentemente allo scavo. Nel caso di presenza di acqua di falda sarà necessario inoltre realizzare sul fondo un getto di magrone, lasciando in un angolo una sorta di “pozzetto di aspirazione” per il posizionamento di un sistema di pompaggio per il continuo

“aggottamento” dell’acqua di falda.

FASE 3) Scavo e spinta tubo camicia

La terza fase è relativa della perforazione sarà il posizionamento del primo anello di tubo, chiamato anche “tubo camicia” che può essere considerato una sorta di “contenitore” poiché al suo interno conterrà il vero tubo di impianto. Il passo successivo sarà quello di realizzare lo scavo al suo interno unitamente alla contestuale spinta dello stesso. Il primo anello di tubo camicia, nei diametri ampi superiori a 1400 mm, presenta sempre uno scudo di protezione che anticipa di pochi mm il sistema di scavo.

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Particolare dell'impianto di spinta

Variabilità dei tubi camicia

In commercio sono disponibili diverse tipologie di tubi camicia per la realizzazione di una perforazione con questa tecnologia:

1. in acciaio (privo di rivestimento protettivo sia interno che esterno);

2. in cemento armato (dotati di una armatura particolare per sopportare il peso di spinta assiale durante l’infissione e di un manicotto capace di resistere anch’esso alla pressione di spinta);


3. in vetroresina (dotati di un manicotto capace di resistere alla pressione di spinta).

A secondo del lavoro da realizzare il progettista potrà scegliere tra questi diversi materiali tenendo presente le seguenti considerazioni.

Diametri dal 300-1400 mm

Per la realizzazione di questi diametri lo spingitubo prevede all’interno del tubo camicia l’utilizzo delle “coclee elicoidali” una sorta di trasportatori meccanici a ciclo continuo che permettono l’asportazione del materiale scavato dall’interno del tubo camicia direttamente verso la camera di spinta. Essendo le coclee elicoidali realizzate in acciaio, su questi diametri non è consigliato l’utilizzo di tubi camicia in c.a. o in vetroresina ma solo in acciaio, poiché l’inevitabile abrasione, durante la rotazione delle coclee sul tubo camicia, potrebbe compromettere la qualità del tubo posato nel caso appunto del cemento armato e/o della vetroresina.

Diametri superiori a 1400 mm

Su questi diametri è possibile prevedere l’utilizzo delle tre tipologie di tubo camicia poiché lo “smarino” interno della terra di scavo, avviene mediante sistemi meccanici che non aggrediscono in nessun modo il tubo camicia.

Una fornitura di tubo camicia in acciaio dotato di rivestimento di qualsiasi tipo (bituminoso, epossidico ecc.) sia interno che esterno risulta inutilmente onerosa per i seguenti motivi, soprattutto per diametri inferiori e 1400 mm:

· Rivestimento esterno, attraverso l’infissione, del tubo camicia nel terreno, di qualsiasi natura esso sia, viene esercitata un’importante azione abrasiva a danno della superficie esterna del tubo camicia stesso e quindi del suo ipotetico rivestimento.

· Rivestimento interno, attraverso l’utilizzo delle coclee elicoidali in acciaio, all’interno del tubo camicia, e alla loro azione abrasiva lungo tutta la superficie interna, lo strato di rivestimento verrebbe inevitabilmente asportato durante la rotazione delle coclee utilizzate per lo smarino della terra.

· Eventuale ripristino del rivestimento, è da escludersi la possibilità di un eventuale ripristino interno del rivestimento, sia perché diventerebbe inutile visto che per quello esterno comunque è impossibile, sia perché sui diametri inferiori al 1400 mm l’uomo non entrerebbe agevolmente ed in totale sicurezza, viste le ridotte dimensioni del tubo camicia.

Per questo motivo sui diametri inferiori a 1400 mm la saldatura delle varie canne di tubi camicia avviene solamente esternamente al tubo, vista l’impossibilità di realizzare un eventuale ripristino di qualsiasi rivestimento interno lungo la fascia di saldatura.

Impianto dentro l’interno del tubo camicia

Generalmente si preferisce, per diverse motivazioni, progettare all’interno di un tubo camicia, il passaggio di un impianto “saldabile” ossia che non presenti nessun tipo di giunzione a secco.

Si consiglia l’utilizzo di qualsiasi tipo di metallo o PEAD, i motivi sono abbastanza ovvi e nascono soprattutto dal vero spirito di realizzare un attraversamento con la posa di un tubo camicia e non direttamente con il tubo di impianto, come la normativa vigente impone.

Infatti il tubo camicia, essendo di un diametro superiore al tubo di impianto, permette successivamente, per questioni di manutenzione e/o di sostituzione totale del tubo, lo sfilaggio dello stesso. L’operazione di “sfilaggio” avviene più agevolmente se il tubo di impianto è unico.

Infatti anche se il pozzetto di ispezione presenta una lunghezza sensibilmente inferiore al tratto da sfilare, questo può essere tagliato in vari spezzoni man mano che viene convogliato e/o sfilato verso uno dei pozzetti di ispezione, la stessa operazione inversa rende possibile il successivo infilaggio di un nuovo tubo di impianto dall’interno del pozzetto di ispezione verso il tubo camicia. Ovviamente più è ampio il pozzetto di ispezione più questa operazione diventerà agevole.
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Realizzazione dei due pozzetti di ispezione

La normativa vigente impone la realizzazione di due pozzetti di ispezione a monte e a valle nella realizzazione di attraversamenti di strade e/o ferrovie D.M. n° 2445 del 23/02/1971.

Particolare minuzia in fatto di prescrizioni impongono le Ferrovie dello Stato per la salvaguardia delle proprie reti ferroviarie.

Infatti nel caso in cui il tubo di impianto presentasse delle perdite, la fuori uscita dei liquidi e o gas sarebbe convogliata verso i pozzetti di ispezione, scongiurando così il dilavamento del terreno al di sotto del tubo camicia, cosa molto grave per la staticità nonché sicurezza della sede stradale e/o ferroviaria. Inoltre la presenza dei pozzetti renderebbe molto agevole l’ispezione interna per eventuali opere di manutenzione.

Questo tipo di tecnologia è utilizzata con successo per la posa in opera senza scavo a cielo aperto di condotte idriche e fognarie, cavidotti elettrici, telefonici e/o gasdotti, sia per l’attraversamento di Strade Statali, Provinciali e Comunali, di canali, di Ferrovie e di qualsiasi vincolo fisico che non permetta lo scavo a cielo aperto e/o in tutte quelle casistiche in cui l’utilizzo della tecnologia NO-DIG venga imposta o sia consigliata per motivi economici e sociali.

Particolare della fresatura all’interno dei tubi in opera

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